Forum Eventi riscopre Dante con il libro di Aldo Cazzullo e le letture di Guanciale

Dante non è soltanto il padre della lingua italiana. Dante è il padre dell’Italia, un Paese che non è nato sui campi di battaglia, ma nelle opere degli autori e degli artisti che lo invocarono molto prima della sua nascita politica“. Con questa riflessione inizia il nuovo libro di Aldo Cazzullo “A riveder le stelle” (Mondadori), una rilettura dell’Inferno dantesco che ne svela l’attualità o, per meglio dire, l’eterna contemporaneità. Canto dopo canto, dalla “selva oscura” alla “Giudecca”, Cazzullo ripercorre il viaggio di Dante, i suoi incontri, le sue riflessioni, le sue invettive, mettendo a confronto la realtà trecentesca del sommo poeta con il nostro presente.

Domenica 8 novembre alle 17.30 l’autore propone il libro al pubblico di Forum Eventi: un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale, per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo. Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia, ricostruendo parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia.

Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la “fortunata terra di Puglia”, la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti: denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a “riveder le stelle”. La presentazione è arricchita dall’interpretazione dell’attore Lino Guanciale che leggerà per il pubblico alcuni passaggi significativi del libro.

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