La riapertura del Parco della Terramara, intervista alla curatrice Cristiana Zanasi

Il mese di aprile ha coinciso con la riapertura al pubblico del Parco archeologico della Terramara di Montale dopo una prolungata chiusura invernale, dovuta ovviamente all’emergenza pandemica che ha precluso a molte scuole di effettuare gite didattiche. A Cristiana Zanasi, curatrice del Parco, oltreché della sezione di Archeologia e Etnologia del Museo Civico di Modena, chiediamo che tipo di interventi di manutenzione sono stati effettuati in questi mesi? I lavori hanno riguardato anche la sicurezza?
Durante la chiusura sono stati realizzati importanti interventi di manutenzione e consolidamento delle strutture del Museo all’aperto e degli impianti di sicurezza. Gli interventi di manutenzione straordinaria della struttura e dell’area, per un valore complessivo di poco oltre 200 mila euro cofinanziato per 30 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna, riguardano la riparazione e il rinforzo statico della struttura del portale ligneo dell’ingresso monumentale al parco e il rifacimento dell’impianto antincendio e antintrusione. Il portale ligneo del Parco era stato realizzato nel 2007 con un intervento di archeologia sperimentale a cura del VIAS, Vienna Institute for Experimental Archaeology. La struttura, sottoposta a periodiche indagini diagnostiche, dopo quasi 15 anni ha mostrato un avanzato stato di degrado che, anche per problemi di sicurezza, ha reso improrogabile l’intervento. Portali fortificati come quello realizzato a Montale dovevano essere presenti anche nelle altre terramare ed erano un elemento costitutivo delle strutture difensive di questi villaggi, insieme al terrapieno e al fossato.

Che tipo di bilancio potete tracciare rispetto agli ultimi due anni di pandemia? Le chiusure obbligate hanno allentato il rapporto con i visitatori?
Anche il Parco ha risentito delle conseguenze della pandemia e nei due anni si sono alternati periodi di totale assenza di pubblico e scuole e periodi nei quali gli ingressi erano contingentati. In entrambi i casi il Parco non ha mai interrotto il dialogo con i suoi visitatori con proposte di didattica a distanza, visite virtuali, esperienze laboratoriali a distanza con tutorial e kit per bambini e famiglie e un ampio utilizzo dei social. Nel 2021 la situazione è parzialmente migliorata per il pubblico delle giornate festive, che è stato in linea con gli anni pre-pandemici, mentre il pubblico scolastico ha registrato numeri ben lontani dalle 10.000 presenze alle quali eravamo abituati fin dall’inaugurazione del Parco.

Cosa proponete da qui a giugno? Sia per le scuole che per il pubblico delle famiglie.
A partire dallo scorso 1° aprile le scuole hanno nuovamente accesso al Parco, di mattino e di pomeriggio, fino al termine dell’anno scolastico e i posti prenotabili sono quasi completamente esauriti. Mentre il calendario delle aperture festive per il pubblico ha preso avvio domenica 3 aprile e si concluderà domenica 19 giugno con appuntamenti sempre diversi. Gli oggetti prodotti dagli abitanti delle terramare sono al centro delle dimostrazioni delle giornate di apertura: le pelli, i tessuti, i cesti, la pasta vitrea, i vasi in ceramica, le armi, i gioielli e gli utensili in bronzo, con le repliche in diretta dei processi produttivi. Ma non mancano esplorazioni nel modo di vivere dei nostri antenati terramaricoli, a partire da cosa mangiavano e cosa bevevano, così come nel modo di gestire la morte: come seppellivano i loro defunti e che cosa resta di queste pratiche. E poi ancora la prova del fuoco, un’iniziativa che ha sempre un alone di magia e che mette alla prova il dimostratore sull’accensione del fuoco. Ogni dimostrazione è seguita da un laboratorio a tema per bambini, che hanno la possibilità di cimentarsi nelle diverse produzioni portandosi a casa il risultato della loro sperimentazione.

Qualche novità o iniziativa particolare da segnalare nello specifico?
Per esempio, quella di fine stagione, il 19 giugno, quando il Parco celebrerà il solstizio d’estate con un evento musicale organizzato in collaborazione con il Comune di Castelnuovo nella cornice del Museo all’aperto: all’alba un concerto nell’ambito della rassegna Note di Passaggio a cura degli Amici della Musica di Modena Mario Pedrazzi; al tramonto una suggestiva esperienza sensoriale al buio, attraverso l’ascolto di riproduzioni dei più antichi strumenti musicali.

Il programma completo delle iniziative si può consultare sul sito www.parcomontale.it

(di Francesco Rossetti)

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