Le attività del Centro Culturale della Fondazione San Carlo di Modena riprendono con la seconda parte del ciclo di conferenze dedicato al tema Piazze. Politica e società nella storia delle civilizzazioni, che ha inizio il 12 febbraio e termina il 26 marzo. Il programma gode del contributo di BPER Banca, “in un’ottica di responsabilità sociale e di sostegno alla cultura come motore di sviluppo, non solo economico”, spiega Eugenio Tangerini, responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne e Responsabilità Sociale d’Impresa.
In ottemperanza alle misure per il contrasto alla pandemia, le conferenze si tengono esclusivamente in diretta web su www.fondazionesancarlo.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Fondazione San Carlo. Attraverso i canali di streaming è possibile interagire in diretta con le conferenze inviando commenti e domande. Le conferenze del ciclo, trasmesse on-line, successivamente potranno essere consultate in modo gratuito sul sito della Fondazione.
“La seconda parte del ciclo di conferenze – spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo (in foto assieme a Carlo Altini) – è dedicata all’analisi delle piazze della politica, scenario di vere appropriazioni dei luoghi pubblici messe in atto in epoca moderna e contemporanea, grazie all’irruzione dei popoli in una dimensione nuova. La riflessione sulle rivoluzioni, e sui loro numerosi e differenti aspetti, può offrire nuovi elementi per comprendere le trasformazioni degli spazi sociali anche nel mondo attuale – prosegue Albarani – e per mettere in luce le forme della politica che si affacciano sulla scena globale”.
“La piazza è il luogo della socialità, che può significare tanto la cooperazione quanto la contrapposizione. Mentre nella prima parte del ciclo abbiamo analizzato le ragioni dello stare insieme – spiega Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione San Carlo – la seconda parte è dedicata ad alcuni episodi estremamente significativi della storia occidentale che riguardano la forma della contrapposizione sociale: le rivoluzioni. Queste ultime, inoltre – prosegue Altini – parlano con grande chiarezza della forma con la quale si trasformano le relazioni sociali nella modernità, durante la quale si iniziano a mettere a tema questioni quali gli interessi e i diritti individuali”.
In questa seconda parte del ciclo verranno presentate le più rappresentative piazze delle rivoluzioni moderne. La prima conferenza ha come titolo Le piazze delle rivoluzioni. La rivoluzione americana e il federalismo e si tiene venerdì 12 febbraio a cura di Francesco Tuccari, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. La conferenza intende ricostruire le origini e le diverse fasi in cui si è articolata la Rivoluzione americana, uno degli episodi più rilevanti della modernità. All’interno di questa cornice, si esamineranno i dibattiti e i contrasti che divisero federalisti e repubblicani nei turbolenti anni compresi tra il 1787 e il 1789, legati all’elaborazione e alla ratifica della Carta costituzionale degli Stati Uniti.
Le conferenze proseguono con l’intervento Le piazze delle rivoluzioni. La rivoluzione francese e le Dichiarazioni dei diritti, che sarà tenuto venerdì 5 marzo da Maria Laura Lanzillo, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna.
Venerdì 26 marzo si svolgerà la lezione intitolata Le piazze delle rivoluzioni. La rivoluzione russa tra libertà e uguaglianza a cura di Antonella Salomoni, professoressa di Storia contemporanea all’Università della Calabria.
Allo scopo di offrire un più ampio contributo di conoscenza, allargando anche il quadro storico-interpretativo, quest’anno al programma di conferenze si aggiungono nuovi contributi multimediali e originali che costituiscono parte integrante del percorso culturale. In streaming sul sito della Fondazione, proposti attraverso un format web a puntate dal titolo Spazi simbolici: luoghi del corpo e dell’anima, saranno disponibili 3 episodi dedicati ad alcune delle piazze più significative della storia dell’Occidente. La serie web (che rientra nella programmazione del Laboratorio duemilaventisei della Fondazione e in un percorso pluriennale di valorizzazione del fondo librario appartenuto allo studio modenese Emilio Mattioli, realizzato con il contributo della Fondazione di Modena) propone un percorso multimediale sullo spazio simbolico, considerato elemento cruciale per comprendere l’esistenza umana, così come le comunità che li vivono e costruiscono. Il percorso si snoda attraverso un dialogo tra contenuti diversi: contributi video originali o provenienti dall’archivio della Fondazione San Carlo e suggerimenti di lettura; letture teatrali di testi classici realizzate in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e interventi visivi e sonori; rubriche animate e documenti di valorizzazione del fondo Mattioli, oggi custodito dalla Biblioteca San Carlo. I tre episodi visibili su www.fondazionesancarlo.it/spazisimbolici sono dedicati ai seguenti temi: L’agorà di Atene, Piazza della Signoria a Firenze, City Hall di Cupertino.