Museo Civico: al via “Di poesia e di libertà”, iniziative collegate alla mostra “Enigma Proibito”

Al Museo Civico di Modena, prende il via sabato 13 aprile “Di poesia e libertà”, il programma di iniziative a ingresso gratuito collegate alla mostra “Enigma proibito. Segreti ed erotismo nel poema criptato di Pietro Giannone” che propone un’intervista impossibile, improvvisazioni poetiche e musicali, un itinerario in città e percorsi per i più piccoli. Poesia e libertà hanno mosso l’intera esistenza del patriota modenese Pietro Celestino Giannone, fine letterato dedito alla poesia e all’improvvisazione ed eroe risorgimentale dalla vita errabonda che solo di recente si è rivelato essere anche uno scrittore erotico sorprendente, autore di un poema dove il sesso viene trattato in modo così esplicito da rasentare l’osceno. Al centro della mostra, allestita fino al 25 agosto nelle sale rinnovate del Museo Civico, c’è, infatti un breve manoscritto cifrato appartenente alla raccolta del Risorgimento del Museo Civico e firmato da Giannone, con numeri e strani simboli a formare un testo incomprensibile che è rimasto inviolato per quasi 150 anni, nonostante i ripetuti tentativi di decifrarlo, alimentando l’idea che il codice nascondesse notizie storiche riferite alla Carboneria. E invece, quando nel 2014, Paolo Bonavoglia, docente di matematica, in collaborazione con Consolato Pellegrino ha trovato la chiave del codice, il manoscritto ha rivelato non storie segrete della Carboneria ma un poema erotico-libertino fortemente licenzioso.

La rivelazione ha, allo stesso tempo, infittito il mistero che riguarda il suo autore: perché il patriota amico di Mazzini, l’autore del poema “L’esule”, giunto alle soglie della vecchiaia, ha sentito il bisogno di scrivere un poema erotico? Voglia di trasgressione o puro divertimento? E perché ha deciso di cifrarlo? Paura della censura ecclesiastica o timore di rendere pubbliche pulsioni inconfessabili?Per svelare il rebus Giannone non rimane che rivolgersi direttamente a lui. Lo faranno, con un’intervista impossibile ma non troppo, lo storico della letteratura Gian Mario Anselmi e lo scrittore Roberto Barbolini con l’appuntamento “Risorgimento erotico: il rebus erotico. Intervista impossibile a un patriota libertino” sabato 13 aprile alle 16,30 al Museo Civico di M odena. L’illustre patriota verrà incalzato sullo straordinario mix di sesso, crittografia e Risorgimento del poema erotico che sta contribuendo a ridisegnare in modalità imprevedibili la sua figura.

Al termine dell’intervista sarà presentato il busto di Pietro Celestino Giannone dello scultore Pasquale Romanelli proveniente dal cimitero delle Porte Sante sul colle di San Miniato di Firenze che a partire da sabato 13 aprile arricchirà il percorso della mostra “Enigma proibito”. Per la prima volta dopo quasi sessant’anni, si presenta al pubblico il busto-ritratto di Pietro Giannone che costituisce l’unica parte esistente del monumento funebre a lui dedicato, un tempo presente nel cimitero fiorentino. Inaugurato il 23 agosto 1874 in seguito a una pubblica sottoscrizione e smantellato nel 1966 a causa di lavori che hanno interessato l’area in cui era collocato, il suo rinvenimento è il risultato delle ricerche condotte sui documenti conservati nella raccolta del Risorgimento del Museo Civico. Il busto è stato ritrovato tra le opere non identificate conservate nei depositi del cimitero.

Domenica 14 aprile, alle 16, sarà la volta del percorso “Di lavoro faceva il poeta” pensato per bambine e bambini dai 3 ai 6 anni che, partendo dalla narrazione tratta dall’albo “Federico” di Leo Lionni, condurrà i partecipanti a creare timbri personalizzati per “scrivere” in codice. L’attività comincia visitando la mostra “Enigma proibito”, che propone un percorso specifico per i più piccoli dedicato alla crittografia e “vietato ai maggiori”. Come il protagonista del racconto di Leo Lionni, Pietro Giannone è un poeta abile nell’improvvisare versi ma è anche bravissimo a mantenere i segreti e inventa un linguaggio tutto suo, un codice misterioso per scrivere un poema criptato. E se un poeta può usare simboli al posto delle parole, allora anche i bambini possono scrivere senza usare le lettere dell’alfabeto ma creando un timbro personalizzato. Ingresso gratuito con prenotazione consigliata tel. 059 2033125 – palazzo.musei@comune.modena.it

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