Pasqua 2018: la tradizione e le feste del nostro Appennino

In occasione della Pasqua, l’Italia si esprime in una miriade di tradizioni, feste e usanze che cambiano di regione in regione, di città in città e addirittura di paese in paese. Tra i riti religiosi di più forte impatto, nei giorni della Settimana Santa, c’è senza dubbio la Via Crucis vivente di Frassinoro, che si tiene ogni tre anni e che quest’anno era programmata per venerdì 30 marzo. Purtroppo la manifestazione, su decisione del Comitato Via Crucis Vivente, è stata rinviata al 19 aprile 2019 a causa della neve e delle temperature rigide. Si tratta forse della via Crucis più suggestiva della regione, una manifestazione antichissima che coinvolge il borgo e i suoi abitanti, facendo rivivere le stazioni della Passione di Cristo verso il Golgota.

La Pasqua è attesa anche per le sue tradizioni culinarie, prime fra tutte le uova e la Colomba. Restando in Appennino, come non ricordare la Colomba di Pavullo? Qui il dolce tradizionale si compone di più strati di pasta, viene farcito con confettura di pere e mele e arricchito con pinoli e uvetta passa. In tema di uova, sempre il nostro Appennino, regala molti appuntamenti dedicati alla festa tradizionale del “Coccin Coccetto”, usanza molto antica che vede due contendenti picchiare tra loro le punta di due uova sode colorate. Chi rompe per primo l’uovo, lo deve cedere all’avversario. Oltre al gioco in coppia c’è la variante ‘a fila’, con più concorrenti in cerchio che si affrontano finché non resta un solo uovo intatto, il cui possessore vince tutto.

Domenica 1 aprile 2018 la festa si tiene a Pievepelago, in centro, dalle 15.30, con un migliaio di uova sode, intrattenimenti musicali e gastronomia. A Pasquetta la festa prosegue a S. Annapelago, dopo la messa delle 10, nella piazza della Fontana per far riscoprire ai bambini questa vecchia tradizione.

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