Si ampliano, rispetto alla tradizione, le fiere di Sant’Antonio e di San Geminiano a Modena includendo nel percorso allestito anche piazza Roma, piazza XX Settembre, largo San Giorgio e via Farini, con una disposizione più organica dei banchi che consentirà di garantire maggiore sicurezza e di migliorare la fruibilità e la qualità delle manifestazioni.
Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 8 settembre, infatti, ha approvato all’unanimità la delibera sulla ‘ristrutturazione’ delle fiere illustrata dall’assessora alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari.
L’estensione delle fiere, sperimentata nel 2021 per consentire lo svolgimento delle manifestazioni nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio da Covid-19 (per assembramento e distanziamento), diventa ora strutturale dopo i miglioramenti definiti insieme ai tecnici e agli operatori.
Il percorso che ha portato alla nuova disposizione, infatti, ha coinvolto anche le associazioni dei commercianti su aree pubbliche e anche quelle dei consumatori. Oltre ad assicurare maggiori livelli di sicurezza, la nuova organizzazione delle fiere consente un miglioramento generale dell’assetto delle manifestazioni, con una proposta commerciale meno densa, ottimizzando così gli aspetti espositivi e facilitando l’orientamento tra i banchi. In questo modo, inoltre, si favorisce la compresenza del pubblico della fiera con quello diretto ai negozi e alle attività commerciali, oltre ovviamente ai residenti e ai lavoratori del centro storico.
Nel dettaglio, per poter lasciare liberi gli spazi minimi necessari ad assicurare il transito dei mezzi di soccorso (3,5 metri) e per non ostacolare il regolare flusso delle persone, evitando la creazione di imbuti o ingombri pericolosi, il nuovo perimetro delle fiere includerà, appunto, nuove aree e verranno operati diversi spostamenti dei posteggi esistenti, anche tenendo conto della presenza di arredi urbani di difficile rimozione. In particolare, su via Emilia centro l’allestimento verrà fatto su un solo fronte (così come su alcune aree di corso Canalgrande) e includerà tre tratti prima non previsti, in piazzale Sant’Agostino e piazzale Degli Erri si è proceduto a una riduzione di posteggi, mentre sono state eliminate dall’area di fiera le vie Castellaro, Scudari, Calle di Luca e, in buona parte, via Canalino, oltre ai posteggi sotto il portico di via San Carlo e sotto quello in cui è presente la scala di accesso al Municipio che, per dimensioni, non consentono un adeguato allestimento in sicurezza. Sono state ridisegnate e potenziate le postazioni su piazza Matteotti e piazza Mazzini, e sono infine stati aggiunti 62 posteggi in piazza Roma, dove sarà mantenuta anche la pista di pattinaggio, 13 in largo San Giorgio, 15 in via Farini, per consentire la continuità commerciale tra via Emilia e piazza Roma, e 19 in piazza XX Settembre, anch’essa in continuità con piazza Grande.
Complessivamente, dagli attuali 518 posteggi previsti da Regolamento si passerà a 505, di cui 325 senza auto e 180 con auto, a fronte di 418 concessioni di posteggio attualmente rilasciate (e una quota di spuntisti variabile di anno in anno), che verranno implementate attraverso la pubblicazione di un bando, il prossimo anno, con attenzione alla qualità della proposta commerciale.
Ai concessionari di posteggio interessati dalla ristrutturazione sarà consentito di scegliere il nuovo posteggio, con le medesime metrature e caratteristiche del precedente, secondo l’ordine della graduatoria dei titolari di autorizzazione e, per il solo anno 2023 in via sperimentale, verrà riconosciuto agli spuntisti inseriti nella graduatoria di spunta la facoltà di scegliere, in subordine rispetto ai titolari, il posteggio nelle aree di nuova espansione e di mantenerlo per entrambe le giornate di fiera.
Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha giudicato positivamente i cambiamenti, in particolare il fatto “che grazie all’aumento degli spazi espositivi la frequentazione delle fiere potrà essere meno ‘densa’ e, quindi, più sicura”. Inoltre, si va incontro alle richieste di alcuni espositori “come quelli che l’anno scorso erano in piazza Roma e segnalavano uno scarso afflusso di visitatori”. Il consigliere ha precisato, a ogni modo, che dopo le fiere “verificheremo la validità di queste variazioni, è una vera e propria rivoluzione”.
“I cambiamenti assicurano maggior equilibrio agli eventi fieristici”, ha affermato Stefano Manicardi (Pd). Non solo, infatti, il nuovo percorso sarà caratterizzato da “una disposizione più efficace degli spazi e degli ambulanti, limitando anche gli assembramenti di persone in aree limitate”, ma permetterà pure alle manifestazioni “di integrarsi meglio all’interno del centro storico, a beneficio degli esercizi commerciali, dei cittadini e dei turisti”.
Anche Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) si è concentrata “sulla maggiore conciliazione delle fiere con la vita della città, ottenuta per esempio non rimuovendo gli arredi urbani in occasione delle manifestazioni, e con le persone che in quei giorni si muovono a Modena: i residenti, i lavoratori e i turisti”. Più in generale, dunque, i due appuntamenti “saranno maggiormente sicuri, a vantaggio di tutti”.