Dagli Stati Uniti a Modena per produrre il proprio Aceto Balsamico: Pat O’ Brien racconta la sua storia

Dal 2009 trascorre almeno una delle 52 settimane dell’anno a Modena arrivando direttamente dal Maine, Stati Uniti d’America, per un motivo: curare personalmente la propria batteria di Aceto Balsamico Tradizionale D.O.P.. Pat O’Brien, imprenditore del settore food che gestisce una serie di negozi nella East Cost tra Portland, Bar Harbor, Rockland, Freeport e Brunswick specializzati nella vendita di olio d’oliva e aceto, da quando ha scoperto il tradizionale, il metodo di produzione e il disciplinare si è visto aprire davanti un mondo che non conosceva in maniera così approfondita, tanto da essere diventato lui stesso ‘ambasciatore’ dell’oro nero – quello rigorosamente dentro la bottiglietta disegnata da Giorgetto Giugiaro – negli States, in cui la distinzione tra I.G.P. e D.O.P. è poco avvertita.

Due sono stati i principali interlocutori di Pat O’Brien che lo hanno portato a diventare produttore di Aceto Balsamico Tradizionale D.O.P.: il Consorzio Produttori Antiche Acetaie, che aveva contattato via mail per approfondire la sua conoscenza, e l’Acetaia Villa San Donnino di Davide Lonardi, la quale ospita le botti dell’imprenditore americano e fornisce la propria assistenza nel corso di tutto l’anno. Tra i due in particolare è nata una vera e propria amicizia tanto che nella villa dei Lonardi, famosa anche per aver ospitato le riprese di una scena del film ‘Novecento’ diretto da Bernardo Bertolucci, è ormai di casa.

Partiamo dall’inizio: nel 2009 la compagna di Pat, per assecondare la sua passione per i condimenti tipici italiani, scrive una mail ad alcune acetaie di Modena. Nel testo spiegava di voler regalare al compagno un viaggio che prevedesse anche una visita ad un’acetaia. Quel messaggio fu ricevuto da Davide Lonardi, titolare dell’Acetaia Villa San Donnino di Modena che, incuriosito e sorpreso, offrì subito la propria disponibilità. Oggi quella storia prosegue con i travasi, eseguiti in questi giorni, dalle botti di O’Brien che nel 2025, al 12esimo anno di attività, porteranno alla produzione di Aceto Balsamico Tradizionale D.O.P. da portare negli Stati Uniti. Febbraio è il mese in cui solitamente O’Brien prende un aereo per venire a Modena a vedere la sua batteria a ‘Fiore’, il nome italiano che ha scelto per la sua catena.

La prima cosa a cui pensammo nel periodo di Natale del 2009 fu quella di andare a conoscere meglio questo prodotto – spiega Pat O’ Briene il Consorzio di indirizzò a Villa San Donnino: all’epoca conoscevo pochissimo la lingua italiana. Ho lavorato per molti anni nel settore dello stampaggio, poi un amico mi propose di entrare nel mondo del food e con mia moglie abbiamo fatto questo salto, con un’attività che permettesse di assaggiare il prodotto e poi acquistarlo. Ai tempi conoscevo solo il condimento balsamico, anche perché l’importatore me lo presentava come aceto balsamico di Modena invecchiato 12 anni o addirittura 18 anni, in grandi bottiglie. Quando poi ho studiato e scoperto l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. ho capito il perché una piccola bottiglietta potesse costare 100 dollari rispetto ai 15 dollari della confezione grande da 400 ml dell’importatore. Ho letto la storia del Consorzio, del processo delle botti, dell’invecchiamento, dei travasi, ho visto una luce nel buio. Davide Lonardi mi ha spiegato tutto, mi assiste, sa indicarmi le cose da fare. Dopo il primo viaggio a Modena, ho detto al mio importatore che mi aveva raccontato una bugia”. Adesso questa storia la racconta a tutti i suoi clienti, mostrando anche tre botti vuote, che tiene in esposizione in uno dei negozi, contribuendo a far conoscere nel mondo la storia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P..

Febbraio è il mese in cui Pat viene ad aiutare la mia famiglia nelle lavorazioni in acetaia – spiega Davide Lonardi è bello perché da una semplice visita è nata una vera e propria amicizia, oltre a una collaborazione in termini economici. Negli ultimi anni ha portato i suoi clienti in ottobre da noi e in altri luoghi dell’Emilia Romagna per un tour gastronomico. Il nostro ambito appare un mondo sconosciuto e nel momento in cui affascina nascono delle relazioni che sfociano anche nella gestione di una batteria conto terzi. Come il prodotto matura, poi la passione cresce e questo contribuisce ad aumentare sempre di più la cultura dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.. oltre la propria zona di produzione”.

I momenti che abbiamo vissuto in questi giorni assieme a Pat O’ Brien – chiosa Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie – diventano sempre più rari per i nostri associati, in quanto l’effetto ‘wow’ generato da una visita in acetaia si trasforma in un ritorno e in acquisto di batterie certificate lasciate a balia a Modena. Per la nostra città ricordiamo che l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. rimane il principale prodotto gastronomico di attrazione turistica e Pat O’ Brien rappresenta un chiaro esempio di questo aspetto sul piano globale”.

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