Il disco della settimana: “Georgia Blue”, Jason Isbell e la vittoria di Joe Biden

Jason Isbell & 400 Unit – “Georgia Blue”

Jason Isbell, uno dei migliori cantautori roots-rock americani dei nostri tempi, ha pubblicato, a fine 2021 il più interessante disco di cover dell’anno da poco concluso. E dire che, all’inizio, c’era molto scetticismo intorno a questo “Georgia Blue”, registrato per mantenere una promessa fatta durante le ultime elezioni presidenziali e dedicato a quanti hanno consentito a Joe Biden di vincere in Georgia, lo stato dove vive Isbell, tradizionalmente repubblicano. Soprattutto si temeva che potesse essere non più che un divertissment in attesa di nuove canzoni. In realtà quello a cui ci troviamo di fronte è un disco molto bello, che suona omogeneo nella sua disomogeneità, considerando che il cantautore, accompagnato dai fidi 400 Unit, interpreta canzoni di generi molto diversi tra loro e ne offre versioni sempre interessanti, grazie anche all’apporto di ospiti più o meno noti.

“Georgia Blue” si apre e si chiude con due cover dei REM, band molto amata da Isbell: “Nightswimming”, da “Automatic For the People” (1992), in una bella versione roots, e “Driver 8”, da “Fables of Reconstruction” (1985), trasformata in un intenso folk-rock. C’è poi un tributo al southern-rock, con la tosta “Sometimes Salvation” dei Black Crowes e con una stupenda riproposizione del classico degli Allman Brothers “In Memory of Elizabeth Reed”, ma c’è anche tanto soul del sud, a partire da una emozionante versione di “It’s a Man’s, Man’s, Man’s World” di James Brown, cantata dalla talentuosa quanto poco conosciuta Brittney Spencer, che presta la sua voce anche per la altrettanto bella “Midnight Train to Georgia”. Lo stesso Isbell, invece, sorprende per forza interpretativa nel classico di Otis Redding “I ve Been Loving You Too Long”. Da segnalare anche “Cross-Bones Style” di Cat Power, in cui a mettersi in luce, tra voce e violino, è Amanda Shires, moglie del cantautore, e la fascinosa e intima “I’m Through”, dal repertorio di Vic Chesnutt. Una bella conferma per un artista sempre più apprezzato anche fuori dagli Stati Uniti.

di Giovanni Botti

 

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