Il disco della settimana: la Tedeschi Trucks Band rilegge ‘Layla’ di Derek & The Dominos

Tedeschi Trucks Band – ‘Layla Revisited’

Il rifacimento integrale dal vivo di un grande album del passato è una pratica che sta prendendo sempre più piede tra le band americane, in particolare quelle del cosiddetto southern-rock o anche alcune del movimento new grass. Qualche anno fa i Gov’t Mule di Warren Haynes rifecero integralmente dal vivo il mitico “Dark Side of the Moon”, assieme ad altre canzoni dei Pink Floyd, esibizione poi pubblicata in un doppio CD dal titolo “Dark Side of The Mule”. Nel 2019 i Mercury Rev hanno pubblicato “The Delta Sweete Revisited” con un’originale rilettura di un disco di Bobby Gentry, mentre gli Old Crow Medicine Show hanno riproposto dal vivo tutto “Blonde on Blonde” di Bob Dylan. Anche la Tedeschi Trucks Band non è nuova a operazioni di questo genere. Nel 2015, infatti, l’ensamble dei coniugi Susan Tedeschi e Derek Trucks rilesse al Lockn Festival “Mad Dog & Englishmen” di Joe Cocker. Ed è nella stessa location che la band di Jacksonville ha affrontato e fatto suo uno dei più grandi dischi della storia del rock-blues di matrice southern, “Layla & Other Assorted Love Songs” di Clapton/Derek e i suoi Dominoes.

Ora quel concerto è stato pubblicato in uno splendido doppio album intitolato “Layla Revisited – Live at Lockn”. Le canzoni ai tempi firmate da Eric Clapton e Bobbie Whitlock risultano assolutamente perfette per l’interpretazione in stile Allman di Susan & Derek a cui si unisce anche il leader dei Phish Trey Anastasio, la cui chitarra si rincorre con quella di Trucks producendo una serie di assoli da brividi. La scaletta dell’album originale, che curiosamente fu pubblicato proprio il 9 novembre del 1970, il giorno della nascita di Susan Tedeschi, viene ripresa con precisione, a partire dalla rilassata “I Looked Away” per proseguire con la splendida ballata “Bell Bottom Blues” e con versioni interminabili delle cavalcate southern “Keep on Growing” ed “Anyday”, quest’ultima cantata assieme al vocalist Mike Mattison. Bella anche la rilettura del classico di Jimi Hendrix “Little Wing” con Trey Anastasio alla lead vocal, mentre la celeberrima “Layla” è un perfetto viatico per le scorribande della slide di Derek Trucks. Chiusura affidata, come nel disco originale, alla deliziosa “Thorn Tree in the Garden”, registrata in studio dai soli Susan e Derek. Un grande disco da ascoltare e riascoltare.

di Giovanni Botti

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