Il disco della settimana: “On Your Time”, il nuovo album degli Steel Woods

The Steel Woods – “On Your Time”

Gli Steel Woods sono una band nata a Nashville a metà Anni 2010 grazie all’incontro tra due musicisti del Sud, il cantante e chitarrista Wes Bayliss, originario dell’Alabama, e il polistrumentista Jason Cope, proveniente dalla North Carolina. Il loro sound, un mix di rock, country e soul, sulla scia dei mitici Lynyrd Skynyrd, li pone all’interno del nuovo movimento southern-rock, assieme a band come i Blackberry Smoke o i texani Whiskey Myers. Dopo l’esordio del 2017 con “Straw in the Wind”, hanno registrato due album di notevole spessore: “Old News” del 2019 e “All of Your Stones” del 2021. Poco prima dell’uscita di quest’ultimo, però, Jason Cope è morto improvvisamente, lasciando Bayliss da solo alla guida del gruppo.

Il nuovo album quindi, intitolato “On Your Time”, è il primo composto quasi esclusivamente dal musicista dell’Alabama che, lasciati da parte, almeno momentaneamente, gli altri membri del gruppo, l’ha registrato praticamente da solo, con l’aiuto in alcune canzoni di Darrell Scott, ottimo suonatore di steel guitar. E, forse proprio per questo, il disco risulta più omogeneo, quasi fosse un album solista, e chiaramente spostato verso sonorità country-rock e western, a cui rimanda anche la splendida copertina. A prevalere è la forma della ballata elettro-acustica, come dimostra ad esempio, la deliziosa “Stories to Tell to Myself”, con il dobro ad aggiungere un sapore western al tutto, o la versione di “You Don’t Even Know Who I Am”, della cantautrice Gretchen Peters, con spunti quasi da country-rock californiano.

Non mancano comunque momenti più southern e soul, seppur in misura minore rispetto agli album precedenti: ad esempio la tosta “Cut the Grass” o l’intensa versione di “Border Lord”, classico di Kris Kristofferson, caratterizzata da un potente assolo di chitarra nella parte finale. Chiusura decisamente country con il walzer “If Not For the Rain”, che strizza l’occhio a Willie Nelson. Pur non proponendo niente di particolarmente nuovo, “On Your Time” resta un album davvero piacevole.

di Giovanni Botti

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien