Il disco della settimana: “Single Wide Dreamer”, il debutto di Aaron Raitiere

Aaron Raitiere – “Single Wide Dreamer”

La storia di Aaron Raitiere, per certi versi, ricorda quella di Chris Stapleton. Entrambi si sono fatti inizialmente conoscere con canzoni scritte per altri, alcune delle quali diventate dei successi commerciali, cantati da artisti del mondo pop. Adele per quanto riguarda Stapleton e Lady Gaga per Raitiere. E’ proprio il musicista del Kentucky, infatti, che ha firmato assieme alla cantante il brano “I’ll Never Fall in Love Again”, che ha conquistato un Grammy per la colonna sonora di “A Star is Born”, remake di successo del 2018 con la stessa Lady Gaga e Bradley Cooper nel ruolo dei protagonisti. Finalmente, dopo un dimenticato Ep live uscito un paio d’anni fa, Raitiere esordisce da solista, grazie all’interessamento di due star di Nashville, Miranda Lambert e Anderson East, che si sono offerti come produttori, e all’aiuto di alcuni nomi importanti della scena roots e non solo (tra gli altri l’ex Grateful Dead Bob Weir, Dave Cobb e lo steel guitarist Robert Randolph).

E questo “Single Wide Dreamer” può essere considerato uno degli esordi più intriganti degli ultimi anni in ambito Americana. Nelle 12 canzoni dell’album, Raitiere dimostra di saper scrivere con facilità e di avere tra i suoi modelli ispiratori nomi importanti della musica americana, da John Prine a Steve Earle allo stesso Kristofferson, reinterpretati comunque con piglio originale. Già l’iniziale title track, aperta da una chitarra finger picking e da una strofa quasi parlata, riporta alla mente proprio certe cose di Prine, mentre la splendida ballata di frontiera “Dear Darlin’”, cantata con voce sofferta, sembra uscita da un disco di Guy Clark o dello Steve Earle più acustico. Non mancano momenti più elettrici come il country-rock cadenzato “Everybody Else” (ancora Prine tra le righe), o la brillante e quasi honky tonk “For the Birds”. Chiusura affidata a “Time Will Fly”, un’altra ballata guidata dal piano di East e con un coro femminile in sottofondo nel ritornello. Davvero un bel disco, fresco e positivo, da ascoltare e riascoltare.

di Giovanni Botti

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