Il disco della settimana: Van Morrison, “Latest Record Project Vol.1”

Van Morrison – “Latest Record Project Vol.1”

Quando un paio di mesi fa è arrivata la notizia che Van Morrison avrebbe pubblicato un album doppio in studio con 28 canzoni nuove, è iniziata subito l’attesa spasmodica da parte dei fan dell’irlandese, ma sono partite anche le critiche dei detrattori e di buona parte della stampa, pronta a stroncarlo a priori per le sue discutibili posizioni contro il lockdown emerse in alcune canzoni pubblicate la scorsa estate. Polemiche che sono proseguite all’uscita del disco lo scorso 7 maggio. ‘Un album troppo lungo’, ‘troppi blues e poche ballate’, ‘testi fin troppo polemici’ sono state alcune delle critiche più ricorrenti.

In realtà nelle 28 canzoni di ‘Latest Record Project Vol 1’ c’è il Van Morrison più tosto, grintoso e vibrante da diverso tempo a questa parte. Un ‘Van The Man’ deluso, la cui rabbia soprattutto verso i media è evidenziata da un cantato più aggressivo del solito con la voce che, a quasi 76 anni, resta straordinaria per intensità e potenza. Un disco di rhythm’n’blues di grande spessore, una sorta di “Down the Road” più mosso e allungato al massimo, con un suono splendido in cui spiccano i cori femminili che mostrano, ancora una volta, l’amore dell’irlandese per la musica di Ray Charles (“Love Should Come With a Warning”, sembra un omaggio al suo “Modern Sounds in Country and Western Music”).

Tanto blues, quindi, ma anche alcune meravigliose ballate, su tutte “Duper’s Delight”, la più vicina al Morrison ‘Astrale’ negli anni duemila, guidata da una base d’organo da brividi e cantata con grandissima forza espressiva. Ma anche “Psychoanalysts’ Ball”, che ricorda da vicino il classico “Crazy Love”, la malinconica “Tired to Do the Right Thing” e la conclusiva “Jealousy” non sono da meno. Per quanto riguarda i brani blues e R’n’B, non possiamo non citare l’intensa “Blue Funk”, con una chitarra alla B.B. King, la tosta “They Own the Media”, in cui Morrison si scaglia contro i poteri forti che condizionano l’informazione, e il più classico rock-blues “Thank God for the Blues”, mentre “Up County Down” è un gioiellino che mischia country, r’n’b e swing.

“Latest Record Project Vol 1” è un album deliziosamente sixties che si ascolta tutto d’un fiato nonostante la lunghezza. Ed è lecito attendersi anche un volume 2 visto che queste 28 canzoni sono state scelte da un gruppo di 50.

di Giovanni Botti

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