Tre indagini in una per il commissario Laudani. Il nuovo romanzo giallo di Luigi Guicciardi

Tre delitti apparentemente diversi e slegati tra di loro e tre rami di indagine che prima o poi dovranno confluire in un solo filone. E a indagare, questa volta, il commissario Laudani, naturalmente della questura di Modena. Inizia così “Tre Storie di Sangue”, il nuovo romanzo giallo di Luigi Guicciardi che, almeno momentaneamente, lascia a riposo “Il commissario Cataldo” per riproporre un personaggio già protagonista di una precedente indagine, “I Segreti non riposano in pace” del 2021. Un commissario, rispetto a Cataldo, molto meno caratterizzato. “In questa serie di Laudani – spiega Guicciardi – quello a cui tenevo maggiormente era creare delle storie molto intense, dinamiche, veloci. Per questo ho tolto il primo piano al protagonista per centrarlo maggiormente sulla storia”.

Però, rispetto al precedente romanzo con Laudani, c’è una novità…
Si, qui c’è un suo nuovo collaboratore, l’ispettore Bartoli, che è quasi più caratterizzato dello stesso commissario. E’ un personaggio che ha un segreto nella sua vita, ha commesso un omicidio in servizio uccidendo un rapinatore, fatto che lo ha segnato. Sia lui che Laudani sono poliziotti giovani e dinamici e si gettano a capofitto in un’indagine moltiplicata per tre“.

La storia come parte?
C’è un primo delitto che riguarda un ricco pittore dilettante, trovato impiccato nel suo appartamento di Modena centro. La cosa che colpisce maggiormente è il fatto che lui ha lasciato tutti i suoi beni, oltre che all’unico nipote, anche ad un giovane conosciuto da pochissimo ed estraneo alla famiglia. Poi muoiono, a breve distanza di giorni, due signore di 85 anni, amiche in gioventù ma da tempo senza contatti, una sembra di morte naturale in una casa di riposo, l’altra suicida con il gas di scarico della propria auto. Infine c’è un omicidio violento in Rua Muro. Un restauratore di mobili viene accoltellato a morte nel suo laboratorio senza che la moglie, che condivideva gli stessi spazi con lui, riesca a fornire indicazioni sul misterioso aggressore. Tre indagini che potrebbero sembrare troppo a qualsiasi inquirente, ma non a Laudani, un poliziotto che ho definito di “stropicciata umanità”, che sa fare domande e soprattutto ascoltare“.

Le indagini lo porteranno anche fuori Modena, a Polinago.
Sicuramente. Quello che domina in questo romanzo è il dialogato, la sceneggiatura se parlassimo di un film, e anche gli spostamenti veloci e i colpi di scena. Inoltre ogni capitolo finisce con un taglio da ‘feuilleton’, per far si che il lettore si chieda cosa avverrà in quello successivo, per continuazione o per contrasto. E’ quindi un’indagine dai ritmi alti, con meno riflessioni personali e meno squarci paesaggistici“.

Il personaggio di Laudani hai intenzione, prima o poi, di caratterizzarlo, di dargli una vita al di la delle indagini?
Ma guarda, ora come ora penserei di tenerlo così. Oltre a Cataldo anche il commissario Torrisi, l’altro mio personaggio, del quale, per inciso, uscirà a novembre la nuova indagine ambientata nel mondo dei Down, è un personaggio approfondito di cui conosciamo il presente e il passato, l’aspetto fisico e il pensiero. Laudani quindi, per avere una sua validità, deve essere diverso dagli altri due e il fatto che, nelle sue indagini, si punti di più sull’azione che sulle sue riflessioni è già un motivo di diversità. Poi, ovviamente, mai dire mai“.

Modena, nelle storie di Laudani, la presenti in modo diverso rispetto a quelle di Cataldo o Torrisi?
Modena è sempre la stessa, ma, almeno in questo caso, un po’ meno ritratta più che altro per via della trama che porta il commissario a Polinago e Serramazzoni. Per il resto ci sono il centro storico con Rua Muro e diverse altre zone. Una Modena sempre realistica, che possiamo verificare con i nostri occhi, anche se, forse, un po’ meno personaggio“.

E’ vero che pubblicherai anche una raccolta di racconti?
Si, sarà pubblicata soltanto in E-Book e uscirà alla fine dell’estate. Sarà composta da 19 racconti gialli, i primi 4 o 5 con protagonista il commissario Cataldo, gli altri invece senza un protagonista fisso. Si tratta di racconti che ho scritto nell’arco di parecchi decenni per partecipare a vari concorsi e che, per la prima volta, riunisco in un volume“.

 

di Giovanni Botti

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien