Alla Biblioteca Estense la mostra di Legature di pregio italiane e straniere

Dal 20 dicembre 2023 al 16 marzo 2024 le Gallerie Estensi presentano alla Biblioteca Estense Universitaria di Modena la rassegna “Legature. Legature di pregio, italiane e straniere, dal XV al XX secolo”, una mostra che testimonia l’attenzione di antica data rivolta dalla Biblioteca Estense alle legature e la ricchezza del suo patrimonio. Lo illustrano le pubblicazioni di Giuseppe Fumagalli (L’arte della legatura alla corte degli Estensi, a Ferrara e a Modena dal sec. xv al xix, col catalogo delle legature pregevoli della Biblioteca Estense di Modena, Firenze, T. De Marinis & C., 1913) e di Tommaso Gnoli (Mostra di legature artistiche esistenti a Modena, Modena, Società Tipografica modenese, 1939). A distanza di oltre 80 anni, il pubblico è quindi invitato alla rinnovata fruizione dei tesori Estensi con una mostra, curata dal bibliofilo Federico Macchi, che espone 60 pezzi, capaci di documentare l’evoluzione strutturale e stilistica delle legature occorsa nell’ampio periodo di sei secoli.

Sono stati selezionati tra le migliaia di legature di pregio conservate in Estense, dopo che, per aggiornare la conoscenza dei manufatti della Biblioteca e renderla ‘sistematica’, negli anni 2015-2016 è stato condotto dallo stesso Federico Macchi il censimento delle legature artigianali di pregio, nell’ambito dell’indagine più ampia, che, dopo la Lombardia, ha preso corpo a partire dal 2009 nelle principali biblioteche emiliane. Iniziato a Piacenza (Biblioteca civica Passerini Landi e del collegio Alberoni), il censimento si è via via snodato lungo le città di Parma (Biblioteca Palatina), Reggio (Biblioteca Panizzi), Modena (Biblioteca Estense), per approdare a Bologna, in Archiginnasio e presso la Biblioteca Universitaria.

I manufatti Estensi provenienti da tutta Europa sono stati selezionati in relazione alla struttura e al decoro, per rispondere, ove possibile, a tre domande fondamentali: quando, dove e a quale bottega sia riferibile il lavoro considerato.
L’investigazione, che ha censito 1250 legature, descritte in altrettante schede di commento, corredate di riproduzioni digitali, ha così consentito di proporre l’individuazione di 50 tra legatori, incisori, produttori di carte decorate e di ferramenta. Si tratta, naturalmente, di un lavoro in evoluzione, suscettibile di aggiornamenti legati al progredire delle conoscenze in questa disciplina, favoriti dal diffuso utilizzo delle tecnologie informatiche.

La mostra pone l’accento sull’aspetto materiale della legatura, come oggetto con valore di documento, e sul suo aspetto esteriore, come oggetto dal valore artistico – afferma Grazia Maria De Rubeis, direttrice della Biblioteca Estense Universitaria – La ricchezza del patrimonio estense permette così di raccontare la storia della legatura, che diventa storia del libro, storia del commercio e della circolazione libraria, della committenza e del collezionismo, del gusto e degli stili nei secoli. Grazie a Federico Macchi per l’importante lavoro effettuato”.

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