Priorità alla scuola Modena: venerdì 19 marzo nuova protesta in Piazza Grande

Attraverso un comunicato il gruppo “Priorità alla scuola Modena” ha affermato che venerdì 19 marzo, alle 18, scenderà di nuovo in piazza a protestare contro la Dad e la gestione del sistema scolastico, mentre il 26 marzo verrà lanciato uno sciopero generale. Di seguito il testo integrale:

“Per la terza settimana le scuole sono tutte chiuse, per l’ennesima settimana nessuno scenario sulla riapertura, per l’ennesima volta di scuola si parla solo come luogo pericoloso.
Per l’ennesima volta i giovani e le giovani sono additat*come responsabili delle mancanze della nostra classe dirigente.

Non si parla di quando la scuola riaprirà.

Non si parla di come il Governo sta immaginando la scuola del futuro: che è una scuola in cui la DAD diventa strutturale e non più emergenziale.
È una scuola in cui si mantengono le classi pollaio.
È una scuola che non è inclusiva.

Una certezza l’abbiamo: non ci sono dati certi per chiudere le scuole.

E allora torniamo in piazza, per il presente e per il futuro. Per una riapertura della scuola, ma anche per un diverso investimento del Recovery Fund. Per chiedere l’abolizione delle classi-pollaio. Per garantire la continuità didattica e la sicurezza nei processi educativi.

Per un’edilizia scolastica che renda la scuola un luogo decente e non pericoloso.

Per riaprire le scuole.

#Pas aderisce alla Giornata globale di azione per il clima.

E lanciamo lo sciopero del 26 marzo ore 10.00 Piazza grande. Per il presente, per il futuro:
SCIOPERO SINDACALE SCUOLA /SCIOPERO DELLA DAD / SCIOPERO SOCIALE PER RECOVERY FUND (ogni genitore e cittadino può prendere 2 ore di permesso per scendere coi figli, staccandoli dalla DAD, in piazza con noi!)

Una nota del Viminale prevede spostamenti tra comuni (addirittura tra regioni) per manifestazione; in eventuale autocertificazione potete specificare che state venendo alla manifestazione autorizzata sulla #scuola
Non ci fermiamo e non ci fermeremo, non perché sottovalutiamo il rischio sanitario, o non conosciamo il numero dei contagi, o delle persone decedute in questi mesi. Ne siamo consapevoli.
Ma riteniamo che è solo conciliando diritto all’istruzione e diritto alla salute che eviteremo ulteriori pandemie psicologiche e sociali.
#prioritàallascuola”

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