Il Modena ai Play Off, l’opinione di alcuni ex giocatori e allenatori gialloblù

Raffaello Vernacchia

Difficile dire se il Modena ha chiuso il campionato nella posizione che meritava. Io credo che il quarto posto non sia da disprezzare anche se ci sono stati dei momenti in cui, legittimamente, si pensava a qualcosa di meglio. Se non altro permette di giocare un paio di gare in meno ed essere comunque pronti per la prima partita che non è troppo lontana. A Verona, al di la del risultato, ho visto una buon condizione fisica della squadra. Sicuramente è migliorabile, ma le gambe giravano bene e nei play off ci vogliono sia le gambe che la testa. Mai come in questo caso vale il discorso di pensare a una partita per volta, tenendo conto che sono tutte delle finali. Sicuramente non sarà facile, ma anche la Reggiana l’anno scorso godeva di poco credito e alla fine è riuscita a vincere. Un giocatore che potrebbe essere decisivo? Io dico Scappini. A volte ti capita di avere un attaccante che durante l’anno non ti ha dato tutto quello che ti aspettavi da lui poi ti risolve delle partite decisive. E’ capitato anche a me quando ho allenato squadre di Eccellenza o di CND. Scappini potrebbe essere questo tipo di giocatore. Quindi bisognerà tenere tutti sulla corda e far si che diano il massimo visto che queste sono vetrine importanti“.

 

Ivo Pulga

Credo che quello che si ottiene alla fine di un anno sia ciò che si merita e secondo me il quarto posto del Modena rispecchia il valore della squadra. Al massimo, con qualche punto in più, si poteva arrivare terzi. Le prime due penso che avessero rose più competitive e avessero investito anche di più economicamente. Il Modena nei play off lo vedo bene, nelle ultime 4 o 5 partite ho visto una squadra in salute dal punto di vista sia fisico che mentale. Forse perché è finito l’inverno oppure perché da un po’ di tempo si allenano sul terreno del Braglia e non allo Zelocchi. Potrebbe essere una sorpresa, almeno me lo auguro. Cosa serve per un torneo di questo tipo? Non fare calcoli, non farsi condizionare dall’importanza del risultato e andare a giocare sempre per vincere, anche nel caso in cui potrebbe bastare un pareggio. Un giocatore decisivo? Mi auguro possa essere Scappini che deve ancora dimostrare quello che vale. Bisognerà vedere se giocherà visto che negli ultimi tempi l’assetto che è stato trovato con Pierini e Spagnoli e Luppi dietro ha funzionato. Credo che questi play off così lunghi possano avere un senso, soprattutto quest’anno che, a parte i primi due turni, propongono tutte partite andata e ritorno. La partita secca è sempre più difficile“.

 

Rubens Pasino

Giudico il campionato del Modena più che positivo, innanzitutto perché si trattava del girone più difficile della Serie C. Poi le squadre davanti avevano qualcosina in più dei canarini. Non erano una squadra che doveva “ammazzare” il girone: sono stati primi e hanno lottato con le prime, ma poi hanno avuto un mese e mezzo di passaggio a vuoto. I play-off? Questa formula non mi piace. Non so come ci si possa preparare perché ai miei tempi non esistevano i play-off a trenta squadre. Secondo me dovrebbero proseguire solo seconde, terze, quarte e quinte classificate. Bisognerà essere pronti fisicamente, poi chi indovinerà le partite avrà più chance di salire. Ma si tratta un po’ di una lotteria: puoi fare anche molto bene, ma alla fine ne viene promossa solamente una. Un giocatore che mi ha stupito? In tanti hanno fatto un buon campionato. Forse Gerli è stato il migliore per continuità. Mentre per quanto riguarda i play-off, spero che diventi determinante Scappini, un giocatore importante per la categoria: forse non ha fatto i gol che ci si aspettava, ma speriamo che li faccia adesso. Mister Mignani? Lo confermerei. Ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Quest’anno ha fatto buone cose e il Modena ha sempre espresso un buon gioco“.

 

Riccardo Nardini

Direi che sia stato un ottimo campionato quello del Modena. La squadra ha centrato l’obiettivo prefissato dalla società e adesso ha una buona opportunità di fare bene ai play-off. Essere primi a gennaio forse era stato un merito maggiore rispetto a ciò che si era fatto, poiché c’erano squadre più attrezzate. I canarini hanno raggiunto l’obbiettivo massimo, esprimendo un buon calcio e arrivando a pochi punti dalle prime. I play-off? Sicuramente l’aspetto mentale e quello fisico saranno fondamentali, perché ci saranno molte partite ravvicinate e ogni match sarà una sfida a sé. Si tratta di un mini-torneo e chi riuscirà a preparalo meglio e avrà più pazienza, avrà maggiori possibilità di portare a casa il risultato. Saranno sicuramente dei bei play-off, ci saranno molte partite ed è sempre bello poter giocare. Oltretutto le temperature sono ancora miti, perché diventa dura poi giocare con 25/30°. Durante la stagione mi ha stupito tutto il reparto difensivo: ci sono tre o quattro giocatori veramente importanti, soprattutto i centrali difensivi. Per i play-off credo che Luppi e Sodinha possano essere quelli che possano fare la differenza. Un Sodinha a mezz’ora dalla fine deve diventare l’arma in più. La conferma del mister? Assolutamente si. Ha fatto un ottimo lavoro, insieme al suo staff“.

 

di Giovanni Botti e Mattia Amaduzzi

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