Il derby del Secchia, come viene soprannominata la sfida tra Modena e Reggiana, pur essendo sempre stato sentitissimo dalle due tifoserie, non è mai stato così importante se non decisivo come potrebbe essere quello in programma al Mapei Stadium il prossimo 2 febbraio (inizio alle ore 21). E in effetti un duello per la promozione così appassionante e di alto livello come quello che stanno giocando canarini e granata in serie C non si era mai visto. Eppure la storia del confronto tra le due squadre è iniziata più di 100 anni fa, alla prima giornata del campionato 1920/21, Gruppo Emiliano, Girone A. In quell’occasione un Modena troppo più forte della Reggiana si impose nella città del Tricolore con un pesante 5-0 (tripletta di Pippo Forlivesi). Negli anni a venire però, le soddisfazioni gialloblù in terrà reggiana sarebbero arrivate con il contagocce. Infatti dei 38 confronti giocati a Reggio tra Campionato e Coppa Italia (gli ultimi sei dei quali nello stadio Giglio, attualmente Mapei Stadium), il Modena ne ha vinti soltanto cinque, contro i 19 successi della Reggiana (10 per 1-0!) e 14 pareggi.
Un tabù vero e proprio che, a livello di campionato, dura dal 15 ottobre 1950, quando i canarini, in una gara valevole per il campionato di serie B, si imposero al vecchio Mirabello per 2-1, grazie alle reti di Toth su rigore e di “Ghega” Brighenti dopo che la Reggiana era andata in vantaggio con Scagliarini. Lo stesso risultato, 2-1, è maturato anche nell’ultima vittoria assoluta del Modena al di la del Secchia, quella ottenuta nella Coppa Italia di Serie C dalla squadra di De Biasi, non ancora Longobarda, all’inizio della sua emozionante cavalcata. In quell’occasione per i gialloblù andarono a segno Veronese e Fabbrini, mentre il gol dei granata fu realizzato su rigore da Pirri. Al di la dei già citati, sono diversi i derby significativi, se non memorabili, giocati a Reggio, a partire da quello della prima vittoria granata (2-0), nel 1927/28 in Coppa CONI, una sorta di torneo di consolazione che si giocava in quegli anni tra le squadre escluse dal girone finale della Divisione Nazionale. Memorabile anche il confronto della serie B 1949-50, non tanto per il risultato (uno scialbo 0-0), quanto per il mazzo di garofani regalati prima della gara dalla Reggiana al Modena alla faccia della storica rivalità. Quasi un unicum per una sfida che è più spesso stata ricordata per le polemiche proseguite anche dopo il fischio finale o per gli scontri tra tifosi sugli spalti e fuori dallo stadio.
Nel campionato cadetto 1967-68, ad esempio, dopo la sconfitta sul campo per 2-0 (reti granata di Fanello e Crippa), la società canarina presentò riserva scritta all’arbitro per l’uso da parte dei giocatori della Reggiana di scarpe con tacchetti metallici a piede di porco, situazione che, comunque, non cambiò il risultato del campo. O ancora, per avvicinarci ai nostri tempi, le polemiche che si susseguirono per tutta la settimana successiva per un presunto rigore non concesso al centravanti canarino Diop nel derby perso per 1-0 dal Modena di Eziolino Capuano ad inizio 2017.
Ricordiamo altri due precedenti al di la del Secchia. Innanzitutto quello della serie C1 1985-86, celebre per il doppio rigore sbagliato dai canarini all’ultimo minuto. Una partita nella quale il Modena era andato in vantaggio grazie ad un’autorete di Remondina, futuro allenatore del Sassuolo, venendo poi raggiunto da un rigore, molto contestato, trasformato dall’attaccante granata D’Agostino, che l’arbitro fece ripetere due volte. All’89’ il portiere di casa Facciolo atterrò in area Damiano Longhi e il direttore di gara indicò il dischetto. Al tiro andò Domini, ma il portiere respinse. L’arbitro però, come era successo in precedenza per il penalty granata, fece ripetere. A calciare questa volta andò Longhi, ma Facciolo parò di nuovo e da quel giorno, per i tifosi granata, divenne “Il Sindaco di Reggio”. La partita finì 1-1, ma a fine stagione a salire in serie B fu proprio il Modena di Mascalaito. E chiudiamo con l’ultimo precedente a Reggio, quello giocato nel 2019 in serie D, tra il Modena di Bollini e la Reggio Audace. Finì 0-0, ma il bomber canarino Ferrario si mangiò un gol davvero incredibile.
di Giovanni Botti