Sicurezza, Muzzarelli: “La Questura in fascia A è sostanza, non forma”

Dalle nuove assunzioni della Polizia locale, per portare l’organico effettivo sugli standard regionali rispettando gli impegni del Patto Modena città sicura sottoscritto con il Governo, all’ulteriore sviluppo del sistema di videosorveglianza cittadino, passato dalle 142 telecamere del 2015 alle 412 di oggi che aumenteranno di un centinaio nel prossimo anno, fino alla richiesta di adeguare finalmente gli organici delle forze dell’ordine, sulla base degli impegni assunti dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rendendo l’aumento strutturale con il riconoscimento della fascia A per la Questura in base al percorso avviato già con la precedente ministra Luciana Lamorgese.

Sono alcuni dei temi che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha sviluppato rispondendo in Consiglio comunale giovedì 9 novembre a tre interrogazioni nell’ambito di una seduta prevalentemente dedicata alle sicurezze urbane, con la discussione anche di nove ordini del giorno presentati dai gruppi consiliari.

Facendo riferimento alla recente visita di Piantedosi a Modena, il sindaco ha ribadito di non condividere la valutazione annunciata dal ministro di non considerare prioritario l’elevamento di fascia per la Questura considerandolo solo un problema di forma: “È sostanza, invece”, ha spiegato Muzzarelli, perché garantirebbe strutturalmente che gli organici della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine siano adeguati alla realtà della ventesima città italiana per popolazione e tra le prime in base ai dati economici.

Il tema, dopo l’inizio del percorso con il precedente Governo, era già stato affrontato con il ministro un anno fa e Muzzarelli ha sottolineato: “Ora serve una legge, come ci è stato detto? Fino a venerdì non risultava, ma se è così: venga fatta la legge! Intanto verranno ripresentati gli emendamenti e vedremo come voteranno i parlamentari modenesi”.

Il sindaco ha spiegato anche di aver preso atto, comunque, dell’impegno del ministro, assunto già in agosto, di garantire a Modena entro l’anno un rafforzamento degli organici della Polizia di 100 unità di personale nette, cioè non in sostituzione di pensionamenti e trasferimenti, per fare fronte allo storico deficit della pianta organica rispetto alle esigenze: “È il tempo di verificare se si concretizza questo impegno tra istituzioni, che comunque riguarda tutto il territorio provinciale e diverse forze dell’ordine, non solo la Polizia di Stato”.

Nel frattempo, la Prefettura ha comunicato che “si è in attesa di conoscere l’annuale piano di potenziamento degli organici”, con prime assegnazioni di assistenti e agenti non prima di dicembre, così come “i trasferimenti e le assegnazioni dei neo qualificati vice ispettori, con saldo positivo per la Questura di Modena”.

Nel frattempo, tra agosto e ottobre sono stati posti a disposizione della Questura, da parte del Dipartimento della Polizia di Stato, reparti Prevenzione Crimine per quattro giorni a settimana, al pomeriggio e alla sera “impegnati nelle aree e quadranti a rischio con apprezzabili risultati operativi, specie in termini di prevenzione e controllo del territorio”.

Oltre a ringraziare la Prefettura per la collaborazione, il sindaco ha ringraziato la questora Silvia Burdese, che lascerà presto Modena per un nuovo incarico, e ha annunciato che non appena prenderà servizio incontrerà la nuova questora Donatella Dosi.

La questione organici è stata sviluppata dal sindaco soprattutto in relazione alla risposta all’interrogazione presentata dal capogruppo Pd Antonio Carpentieri, mentre il capogruppo di Forza Italia Giulio Giacobazzi ha chiesto un aggiornamento sulle condizioni di decoro, legalità e sicurezza di via delle Costellazioni, mentre le richieste del capogruppo del Movimento 5 stelle hanno riguardato in particolare funzioni del posto di Polizia locale all’interno del complesso “R-Nord”.

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