Taxibus serali e alloggi studenti, va bene così? Ne parliamo con Alessandro Bruscella di Udu

Avevamo sognato tutti, insieme all’ex Amministratore di Amo Andrea Burzacchini, di avere linee notturne di autobus a Modena, ma così non sarà. Per ora avremo solo Taxibus serali ma non per tutti. Riservati agli abbonati Seta, i taxibus circolano dalle 20.30 all’una, al costo di 4 o 6 euro a testa in base alla destinazione e si sale a bordo da 20 punti di accesso in città. Tra i maggiori potenziali fruitori del trasporto notturno, ci sono gli studenti e le studentesse universitarie che a breve torneranno in aula… sempre che abbiano trovato una stanza. Di trasporti e alloggi, parliamo con Alessandro Bruscella, coordinatore di Udu, l’associazione universitaria maggioritaria tra gli studenti di Unimore.

Udu è contenta dei Taxibus serali o resta ancora tanto da fare per rispondere alle esigenze degli studenti universitari?
Come Udu eravamo consapevoli della situazione, perché, in stretto contatto con il Comune, abbiamo fatto degli incontri in estate per cercare una soluzione condivisa al problema del trasporto notturno, la quale, almeno sui punti di accesso, è stata trovata. Quando abbiamo appreso, però, che la decisione era incontrovertibile non escludiamo che ci sia stato dell’amaro, pur consapevoli delle problematicità per il rincaro delle materie prime. È ovvio, però, che questa soluzione non è un punto di arrivo, ma di partenza. Questo servizio non è ciò che era stato richiesto inizialmente, ma nel corso degli anni si potrà trasformare in un vero e proprio servizio di trasporto notturno. Noi ci batteremo affinché non ci si fermi qui ma si incanali il tutto in binari molto stretti che porteranno al trasporto pubblico notturno. Bisognerà procedere per step, con calma e perseveranza, per non rendere vani gli sforzi fatti finora, da entrambi i lati.

Veniamo agli alloggi. Il problema esisteva già prima della pandemia, si è acuito? Una singola può arrivare a costare anche 380 euro, è così?
Per quanto riguarda gli alloggi, il problema lo possiamo definire anche più serio e grave. In particolare, dati diffusi da Immobiliare.it, evidenziano come, rispetto al periodo pre- pandemico, il costo medio degli affitti è aumentato di poco meno del 30%. Il dato più preoccupante, tuttavia, lo si trova nell’aumento del costo medio di una stanza doppia, pari a ben 21.4 punti percentuali in più. Questo aumento porta Modena immediatamente sotto a città con Mega-Atenei, alle volte anche superando i costi medi di alcune di esse.

E’ possibile fare una stima, seppur approssimativa, di quanti studenti rimarranno senza alloggio?
Continua ad essere in forte tendenza, la diminuzione del rapporto domanda-offerta, con la prima che si stima si alzerà del 40%, mentre la seconda si abbasserà del 15%, aumentando così il rischio che alcune e alcuni di noi rimangano senza alloggio. La soluzione è un vero e proprio piano edilizio: in particolare bisognerà invogliare il privato ad affittare, specialmente ad affittare a studentesse e studenti, perché rimane ancora un tabù. Bisogna, inoltre, incentivare prezzi più calmierati attraverso l’uso di sgravi fiscali, ad esempio sfruttando la cedolare secca. In ogni caso, il primo passo è l’istituzione di una piattaforma che vada a tenere conto dello storico affitti della Città, istituendo anche una banca dati di facile consultazione.

L’Università, su alloggi e trasporti, è al vostro fianco? Avanza richieste insieme a voi? I servizi di una città incidono sulla sua capacità di attrarre studenti…
Da questo punto di vista l’Università la vediamo abbastanza in linea con le nostre esigenze, con le dovute differenze chiaramente. In particolare durante questa settimana avremo un incontro informale con l’Università per capire cosa potremo fare per migliorare l’offerta in termini di trasporto pubblico notturno e affitti.

Sta per iniziare il nuovo anno accademico ed è uscita Wikimore. Ce ne parli?
Restando vicino alle problematiche su alloggi e trasporti, vogliamo anche comunicare che con il lancio della nuova Wikimore, la controguida di studentesse e studenti per studentesse e studenti, abbiamo dato il via all’accoglienza matricole 2022/23. Quest’anno sarà ricca di eventi, con l’obiettivo di rendere meno impattante il distacco tra Scuole superiori e Università. Oltre a ciò, tuttavia, rimarranno anche le pratiche usuali di accoglienza per le matricole, con le presentazioni nelle aule e nei vari dipartimenti, per essere sempre presenti e capillari all’interno della componente studentesca.

di Patrizia Palladino

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