Capodanno allo Storchi, con Shakespeare e gli allievi di Ert

(Foto Ert)

Bella idea quella di Ert di proporre un passaggio teatrale al nuovo anno nella tonalità immaginifica e comica del “Sogno di una notte di mezza estate”. La commedia di Shakespeare sarà in scena al Teatro Storchi giovedì 29 e venerdì 30 dicembre alle 20.30, sabato 31 dicembre alle 21.30 e domenica 1° gennaio alle 16. Il cast è composto dagli attori diplomati alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro che giungono alla loro prima scrittura da professionisti: Sem Bonventre, Letizia Bosi, Letizia Pia Cartolaro, Flavia Comi, Giovanni Di Capua, Chiara Emma, Lorenzo Fochesato, Davide Giabbani, Federico Girelli, Carlotta Grimaldi, Jacopo Demetrio Massara, Flavio Pieralice, Giorgio Ronco, Martina Sini, Giulia Sucapane e Mattia Zavarise.

Sotto la guida dell’attore e regista Simone Toni – classe 1980, con alle spalle un percorso di formazione con Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano, fondatore e direttore artistico della compagnia Gli Incauti e Premio Ivo Chiesa Il futuro del teatro 2020 – i giovani diplomati incontrano e mettono in scena un grande classico del teatro, tradotto e adattato dal direttore di ERT Valter Malosti. Una preziosa occasione per i giovani attori di seguire un percorso di creazione che porta a pieno compimento l’iter formativo e di confrontarsi con il pubblico, attraverso quello che sarà il loro mestiere. Le musiche originali sono di Bruno De Franceschi.

Il sogno di Shakespeare rappresenta due mondi: uno popolato da fate ed elfi, e l’altro reale, che vede protagonisti un gruppo di artigiani, amori intricati e le nozze di un duca. Sono tre le storie d’amore che si incrociano fra loro. La prima è quella di Teseo, duca di Atene, che preannuncia le sue nozze con Ippolita, regina delle Amazzoni. L’amore fra Elena e Demetrio è la seconda storia che si intreccia nel racconto. La terza storia d’amore vede invece protagonisti Oberon, re delle fate, e la moglie Titania.

Non è un caso che molto spesso si ricorra alla scelta di questa commedia quando si lavora con i giovani attori”, spiega Simone Toni, “infatti, non solo offre innumerevoli possibilità interpretative, ma possiede anche uno specifico nucleo energetico che la rende particolarmente idonea allo sviluppo delle capacità espressive di una giovane compagnia. Le commedie di Shakespeare, e questa in particolare, hanno una sostanziale differenza di intenti rispetto ai drammi, proprio nei confronti della comunità a cui si rivolgono. Se la tragedia è il regno dell’individuo che soccombe al destino e la sua inevitabile morte è necessaria alla vita per rifiorire, la commedia è il regno della collettività e della possibilità che questa ha di rimediare agli errori, di escogitare nuove strategie per migliorare e continuare a vivere. Se la tragedia è il regno della morte, la commedia è il regno della vita che genera vita. Questa forza vitale è il motore necessario per interpretare le commedie di Shakespeare e i ragazzi dovranno attingere a piene mani dal regno della libertà e della fantasia, per trovare il modo di dare vita agli incredibili personaggi del Sogno”.

Info: 059.2136021

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